Il 31 marzo 1727 se ne andava a Londra uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi. Isaac Newton. Ne ripercorriamo la storia in occasione del 294° anniversario della sua morte. Il più grande scienziato che sia mai esistito. Isaac Newton (citato anche come Isacco Newton) (Woolsthorpe-by-Colsterworth, 25 dicembre 1642 – Londra, 20 marzo 1726) è stato un matematico, fisico, astronomo, filosofo naturale, teologo, storico e alchimista inglese, considerato uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi, ha anche ricoperto i ruoli di presidente della Royal Society (1703-1727), direttore della Zecca inglese (1699-1701) e membro del Parlamento (1689-1690 e 1701).
Nato a Woolsthorpe Manor, in Inghilterra, il 4 gennaio 1643 (in Inghilterra, dove non era stato adottato il nuovo calendario, era in realtà il 25 dicembre 1642), Isaac Newton è uno dei più grandi scienziati della storia, se non il più grande, insieme ad Archimede e ad Albert Einstein. Newton è l’autore della più importante opera di fisica mai creata, ovvero Philosophiae Naturalis Principia Mathematica. Ma Newton non è passato alla storia solo per questo capolavoro e per la Teoria della gravitazione universale. Parliamo infatti di un personaggio poliedrico che ha spaziato in numerosissimi campi come quello della matematica e dell’ottica. Si è inoltre interessato di argomenti come l’alchimia e la teologia. Ma facciamo un passo indietro e torniamo alle origini.
Cresciuto nel Lincolnshire, dopo le scuole elementari Newton si trasferisce a Grantham per gli studi medi. Non è uno studente che eccelle in una materia in particolare, ma si fa notare per alcune stravaganti invenzioni come orologi e mulini. Ha uno zio farmacista da cui vive e che lo fa appassionare all’alchimia, alla fisica e alla matematica. Materie che vuole assolutamente approfondire e che lo spingono a far tappa a Cambridge all’età di 19 anni. Qui si iscrive ai corsi di matematica, fisica e astronomia del Trinity College. Passano pochi anni e il college è costretto a chiudere per un’epidemia di peste. Ma Newton non si perde d’animo e torna nel suo villaggio natale dove prosegue gli studi autonomamente.
Proprio in questi anni ottiene alcuni dei risultati più entusiasmanti della sua vita e una volta tornato a Cambridge riceve i primi riconoscimenti. Ad appena 27 anni si vede assegnare la cattedra di matematica e poco dopo viene chiamato a far parte della Royal Society di Londra, l’Accademia delle Scienze del Regno Unito. È però nel 1687 che il suo nome inizia a fare il giro del mondo con la pubblicazione dell’opera Principia Mathematica, un testo che rimarrà di riferimento fino al ‘900. Nel 1703 viene nominato Presidente della Royal Society, due anni più tardi viene invece investito dalla Regina Anna del titolo di Sir. Muore a Londra all’età di 84 anni e viene sepolto nell’Abbazia di Westminster. Per conoscere ancora meglio la storia di Isaac Newton, guarda la puntata di In cerca di scienza dedicata proprio allo scienziato inglese, un uomo complesso che ha felicemente scalzato i suoi rivali e che ha custodito gelosamente i suoi segreti.